POSTUROLOGIA E PODOLOGIA
  BIOENERGETICA
 

 


Appunti e letture

 

 

Analisi bioenergetica

 

 

L’analisi bioenergetica è un metodo di psicoterapia che integra il lavoro sul corpo al processo analitico.
Il processo mira ad aiutare le persone a comprendere chi sono e perché funzionano in un dato modo. Essa comprende una consapevolezza profonda, definita come una connessione del sé con gli eventi della propria vita e con le forze che spingono all’azione del presente.
Tale connessione viene sviluppata attraverso il contatto con il corpo, che è ricettacolo dell'esperienza di vita di ogni persona.
Si entra in contatto con il corpo sentendo che cosa accade in esso. Tuttavia, essendo una terapia anche analitica, l’analisi bioenergetica usa la maggior parte delle tecniche psicoanalitiche per facilitare il raggiungimento di questo obiettivo.
L’analisi dei sogni, i lapsus verbali, i transfert e la resistenza a esso associata sono tutti aspetti importanti dell’analisi bioenergetica.
Il lavoro con il corpo è basato sul concetto che " più energia ha una persona, più viva è", cosa che si traduce in più movimento, più sentimenti e più pensiero.
L’energia produce movimento, il quale crea sentimenti e porta a pensare.
 
Migliorando i processi energetici di una persona, tutte le funzioni sono influenzate partendo, per così dire, da sotto: aumenta il movimento spontaneo, si sviluppano più sentimenti, mentre c’è un corrispondente guadagno nella consapevolezza e nella comprensione.
Si possono anche influenzare tutte le funzioni da sopra. La psicoanalisi, lavorando da sopra, influenzerà a sua volta tutte le funzioni. Tuttavia, limitare il programma terapeutico al solo lavoro con il corpo o con la mente significa limitare le potenzialità del processo.
 
Le modalità principali attraverso cui modificare i processi energetici sono il respiro e il movimento. L’energia è prodotta nel contempo dal metabolismo del cibo.
Questo processo richiede ossigeno.
Si può limitare la quantità di energia prodotta diminuendo o il cibo o l’ossigeno.
Se si aumenta la quantità di cibo senza aumentare l’ossigeno disponibile, non c’è aumento di energia e il cibo in eccesso diventa grasso.
Se c’è abbastanza cibo, l’aumento di ossigeno produce immediatamente più energia. L’ossigeno corporeo è accresciuto dall’aumento della profondità e della pienezza della respirazione.
Aiutare una persona a respirare più profondamente è una delle tecniche attive impiegate nell’analisi bioenergetica. Tuttavia, ciò può rappresentare un problema, poiché l’aumento di energia in una persona porta direttamente a maggior movimento e maggiori sentimenti, mentre i sentimenti evocati possono essere dolorosi o spaventosi.
 Si impara presto nella vita che trattenere il fiato può sopprimere sentimenti dolorosi o spaventosi.
Limitare la profondità del proprio respiro riduce l’intensità di tutti i sentimenti.
Il meccanismo della diminuzione del respiro e dalla soppressione del sentimento è il blocco del movimento spontaneo attraverso la tensione muscolare o la rigidità.
Quindi, ogni muscolo cronicamente teso nel corpo riflette un conflitto interno tra un impulso o sentimento e l’espressione di quell’impulso o sentimento.
Una gola tesa potrà trattenere impulsi al piangere o al gridare.
Un bacino relativamente immobile, a causa di tensione inconscia dei muscoli che circondano quella struttura, diminuirà la forza della scarica sessuale.
Queste tensioni agiscono anche nel senso di ridurre la respirazione.
Una gola tesa riduce la quantità di aria che scorre dentro e fuori dai polmoni.
Un addome teso limita la profondità della respirazione nello stesso momento in cui si riduce le sensazioni di pancia: il piangere di pancia, il ridere di pancia e la sessualità.
 
La tensione muscolare immobilizza il corpo, cosa che riduce il sentimento rendendo insensibile o per certi aspetti morta, la persona.
L’essere vivi è inversamente proporzionale alla rigidità.
Nella terapia bioenergetica si arriva ad avvertire la rigidità e l’insensibilità personale, mentre si entra in contatto con sentimenti soppressi attraverso la respirazione più profonda e il movimento.
Per ottenere questo il terapeuta e il paziente parlano molto.
Circa metà del tempo terapeutico è passato a discutere problemi, sentimenti e comportamenti.
Per questo aspetto, l’analisi bioenergetica è simile a ogni altra psicoterapia efficace, ma ne differisce per l’aggiunta di un’altra dimensione: l’azione attraverso il corpo.

    TEORIA Un riferimento teorico primario nell’analisi bioenergetica è il concetto sviluppato da Reich relativo all’unità.Unità si riferisce al fatto che l’organismo funziona come un tutto.
Ogni disturbo influenza l’intera persona.
Quindi, non può esserci distinzione tra disagio mentale e disagio fisico o tra dolore mentale e dolore fisico.
Se una persona soffre d’ansia, depressione, fobie o disturbi compulsivi, il corpo è colpito quanto la mente.
Un trauma fisico influisce sulla psiche proprio come un trauma psichico influisce sul corpo.
 
Ogni trauma sconvolge i movimenti pulsatili fondamentali del corpo.
Questi sono le espansioni e le contrazioni complessive dell’organismo e i movimenti longitudinali ondulatori che influiscono su e giù lungo il corpo.
Tale espansione e contrazione può essere vista chiaramente nel battito cardiaco e nei movimenti respiratori dentro-fuori.
Il flusso longitudinale può essere visto nei movimenti peristaltici intestinali, negli sfinteri e nei vasi sanguigni.
La pulsazione è una qualità di tutte le cellule del corpo.
Quando la pulsazione è piena e libera, una persona avverte una sensazione di gioia e piacere nel corpo.
Ogni disturbo di questi movimenti pulsatili naturali causa una perdita di sensazioni piacevoli e, quando è intenso, produce dolore.
 
La qualità della pulsazione del corpo si manifesta al massimo nella respirazione, che cambia i movimenti di espansione e contrazione con quelli dell’onda longitudinale.
La respirazione non è limitata ai polmoni, e tutto il corpo a partecipare ai movimenti respiratori.
Dato che la respirazione è disturbata in tutti i problemi emozionali o nevrotici, si può determinare l’esistenza di tali problemi facendo riferimento alla natura del disturbo respiratorio.
Mentre il problema di un paziente si risolve, la respirazione diventa più facile e profonda.
Quando la respirazione diventa completamente libera, il problema scompare.

 L’aspetto antitetico del processo vitale è riflesso efficacemente nella relazione tra mente e corpo.
Rispettare questo dualismo permette di riconoscere che l’atteggiamento conscio di una persona ha un’influenza considerevole sul suo funzionamento complessivo.
Ciò permette al terapeuta di introdurre dei valori in ogni discussione sul comportamento umano.
Anche se si può essere consapevoli che i valori di una persona o di una società sono in parte determinati da forze inconsce, bisogna rendersi conto che essi possono in qualche misura venire consciamente alterati nell’interesse di una vita migliore.

Rendere disponibile al paziente più energia attraverso il lavoro bioenergetico con il corpo facilita questi cambiamenti in meglio.
 Sapere che il corpo è la persona rende possibile al terapeuta bioenergetico di fare una diagnosi preliminare della struttura di carattere che definisce il modo abituale di esistere per un individuo.
Secondo la teoria dell’analisi bioenergetica, ci sono 5 tipi fondamentali di struttura del carattere.
Questi tipi sono basati sull’organizzazione libidica e sullo sviluppo dell’Io così come essi si manifestano nel corpo.
Sono:
 1. SCHIZOIDE La struttura di carattere schizoide è connessa a una tendenza a scindere e a dissociare. Il pensiero è scisso dal sentimento.
Ciò si manifesta a livello corporeo nella carenza di una buona connessione fra la testa e il tronco.
In alcuni il collo è allungato, invece in altri la testa è inclinata rispetto alla linea del corpo.
Questa dissociazione fra testa e corpo significa che una persona non si sente collegata al proprio corpo.
In un caso grave, si può arrivare al fenomeno della depersonalizzazione.
Nella personalità schizoide si rileva anche una scissione tra la metà superiore e inferiore del corpo, manifestata da una grave contrazione nella regione della cintola o da una carenza di proporzione e armonia tra le due metà del corpo.
La personalità è caratterizzata dalla paura di andare in pezzi se ci si abbandona, contrastata dal bisogno di tenere assieme il proprio Sé mediante la tensione di tutti i muscoli articolatori.
 2. ORALE La struttura di carattere orale sorge da una deprivazione di cura e sostegno nella prima infanzia e si associa alla paura di abbandono. La paura di abbandono si manifesta soprattutto nella magrezza, nella mancanza di sostegno nelle gambe e nei piedi e in un ridotto sviluppo della muscolatura.
Il carattere orale ha una forte propensione verso la dipendenza.
Il carattere si tiene stretto al Sé mediante una forte tensione nel cingolo scapolare e nelle gambe per impedire la caduta, che simboleggerebbe l’essere lasciati soli e abbandonati.
 3. NARCISISTICALa struttura di carattere narcisistica sorge da una relazione infantile precoce in cui il figlio è stato sedotto dal genitore in un’intimità che ha fatto sentire speciale il bambino, ma in cui il bambino è anche stato usato dal genitore.
Siccome la seduzione è stata di natura sessuale, anche se non necessariamente messa in atto, il bambino nega i sentimenti come modo di impedire il pericolo dell’incesto.
Dal sentimento dell’essere speciale il bambino sviluppa un senso di superiorità e grandiosità.
Per essere superiore, la persona narcisistica deve tenere il proprio Sé al di sopra degli altri.
Ciò si riflette nel corpo come un forte sviluppo della metà superiore accompagnato da una relativa debolezza della metà inferiore.
La struttura di carattere narcisistica tiene attivo il Sé mediante forti tensioni nelle gambe e nel dorso.
 
4. MASOCHISTICALa struttura di carattere masochistica si sviluppa in un bambino che è stato accudito, ma anche forzato a essere sottomesso al genitore.
Il masochista tiene dentro tutti i sentimenti mediante la tensione dei muscoli che controllano le uscite alle estremità superiore e inferiore del corpo.
Gli atteggiamenti masochistici sono spesso associati a un controllo precoce degli sfinteri: il bisogno di trattenere dentro di sé e la paura di lasciare uscire.
A livello corporeo, il masochista è pesante e con una muscolatura ipersviluppata, con la tensione principale nei muscoli flessori, cosa che porta a un collasso della postura eretta del corpo.
 
5. RIGIDALa struttura di carattere rigida, fallica-narcisistica nell’uomo e isterica nella donna, è caratterizzata da un corpo eretto e dritto con un considerevole orgoglio. Tuttavia, la postura eretta è mantenuta tramite una rigidità dei muscoli del dorso che denota un atteggiamento trattenuto.
Questo trattenersi del carattere rigido sorge da una esperienza precoce di umiliazione da parte del genitore di sesso opposto all’epoca del periodo edipico, quando il bambino avvertiva interesse sessuale per quel genitore.
Molte persone presentano una mistura di più tendenze e appartengono a due o più tipi.
Nessun individuo può essere completamente compromesso nei soli termini del tipo di carattere principale che lo definisce, perché questa è solo una cornice per l’osservazione clinica.
La visione chiara di questa immagine rende la struttura del carattere una realtà oggettiva per il paziente e gli permette di dissociarsene.
A questo punto, c’è un importante cambiamento nella personalità, ma tale cambiamento è anche il culmine di molti piccoli cambiamenti che si sono verificati come risultato degli insight sviluppati nel corso della terapia.
Questi cambiamenti sono anche correlati ad aumenti del livello energetico della persona per quanto riguarda la vivezza e i sentimenti di piacere.
Uno degli elementi chiave nella produzione di tale cambiamento è l’analisi e la risoluzione della situazione edipica.
La struttura del carattere si organizza in modo definitivo in quella situazione come modo di gestire la sessualità.
Dato che la struttura del carattere è una limitazione dell’essere, è anche una limitazione della sessualità.
Nel corso della risoluzione dei problemi caratterologici, i sentimenti sessuali aumentano, con un corrispondente aumento di piacere sessuale.
Nessuna terapia si completa mai in modo definitivo e nessuno può essere restituito a uno stato di innocenza.
La terapia si conclude quando un individuo può assumersi la responsabilità personale di continuare a crescere e quando possiede gli strumenti e le tecniche necessarie a promuovere quella crescita.
La bioenergetica offre tali strumenti attraverso gli speciali esercizi corporei che insegna al paziente.
  

METODOLOGIA L’espressione corporea è studiata allo scopo di rilevare problemi e conflitti nella personalità.  
Questo metodo si chiama analisi bioenergetica perché mobilitando forti reazioni emotive, riattiva l'energia biologica contratta nelle stasi segmentarie del nostro corpo. Sappiamo come le emozioni possano paralizzare o mettere in moto l'essere vivente. Nelle nevrosi e nelle psicosi o anche in situazioni psicosomatiche l' impoverimento delle espressioni emotive giunge a disturbare la motilità spontanea.
Nelle persone in queste condizioni si riscontrano una serie di blocchi a livello corporeo che impediscono alle emozioni e all'energia di fluire liberamente.

Scopo dell'analisi bioenergetica è quello di far superare i blocchi e quindi ristabilire un contatto immediato ed un flusso delle proprie emozioni ed energie.

I blocchi sono accumuli di energia vitale stagnante che si manifesta a livello fisico in contrazioni muscolari croniche e nello squilibrio della struttura ossea; a livello emotivo in paura, rabbia e chiusura in se stessi, a livello mentale in rigidezza e passività.

L'analisi bioenergetica interpreta, sulla base dei blocchi corporei, la personalità e i percorsi energetici, ossia la produzione di energia attraverso la respirazione, il metabolismo, le scariche di energia nel movimento come funzioni basilari nella vita.
Reich formulò una disposizione segmentaria della corazza muscolare:

1) OCULARE: fronte - occhi – zigomi
2) ORALE: labbra - mento – gola
3) COLLO: cervicale – spalle
4) TORACE
5) DIAFRAMMA
6) CENTRO: addome
7) ZONA PELVICA
  
I differenti tipi di tensione che si manifestano nel corpo si possono considerare come un congelamento della storia infantile e adolescenziale delle persone.
In linea generale, in tutte le forme di nevrosi c'è una contrazione nella zona oculare che si estende fino alla fronte e, scendendo, fino al collo.
L'inibizione della rabbia, del pianto, della
paura può provocare forti emicranie e artrosi cervicali.

Mettendo in moto quest'area si incoraggiano l'apertura degli occhi e il movimento del capo.
Prima che la zona si sblocchi è necessario liberare l'espressione di panico, di sospetto, di rabbia, di pianto.
Le tensioni accumulate in tutta la parte superiore del volto sono funzionalmente collegate con la parte inferiore: bocca e mascella. Le contrazioni della zona orale si sbloccano con esercizi che ricordano atti ed espressioni infantili: mordere, succhiare, fare smorfie.

Qualche volta durante gli esercizi si recuperano ricordi infantili traumatici.
Tale recupero libera il corpo dai ristagni energetici dove si conserva l'evento che a suo tempo provocò la contrazione stessa.
Il bambino, per autodifesa dal dolore troppo forte, contrae il respiro ed autoproduce il blocco energetico.
In ogni segmento di energia stagnante si conserva la memoria degli episodi traumatici.
Con gli esercizi della zona orale si sbloccano stasi di energia che si trovano anche nel collo e sulle spalle.

Il collo si può considerare un punto di connessione che unisce la testa al corpo. Le contrazioni di quest'area, particolarmente frequenti, tendono a stabilire un senso di separazione tra la testa ed il corpo.
Molte persone si difendono dalle proprie emozioni identificandosi nella propria testa.
Le emozioni trattenute nella gola sono singhiozzi, grida e urla, ossia espressioni vocali rumorose che durante l'infanzia vengono inibite e conseguentemente inghiottite e contratte.
Man mano che si liberano tutte le emozioni, le idee divengono più chiare ed il contatto con la realtà migliora, senza contare le trasformazioni positive del volto a livello estetico.
Si sviluppano una sintonia armonica e una unitarietà tra la testa ed il tronco; movimenti e sensazioni di grazia e di gioia di vivere si sprigionano dalla intera persona.

La rabbia trattenuta nel collo è collegata ai muscoli delle spalle e ad altre aree della schiena; nelle contrazioni è racchiusa rabbia morta, paure sepolte dalle quali, attraverso opportuni movimenti delle braccia accompagnati da vocalizzazioni e parole, man mano ci si libera e ci si scarica.

Durante gli esercizi si sollecita l'espressione vocale delle proprie sensazioni per mantenere il contatto armonico con la propria respirazione e per espellere tutta l'emotività.
Se consigliassimo di respirare, si potrebbe giungere a un' iperventilazione, causa di giramenti di testa, poiché molte persone, soprattutto se affette da nevrosi, hanno innanzitutto una difficoltà respiratoria, tanto da trattenere il respiro a livello diaframmatico, provocando grosse tensioni nel basso ventre, nella zona lombare e nella fascia pelvica.
L'immobilità della zona pelvica è causa di difficoltà di natura sessuale; inoltre anche le gambe ed i piedi divengono privi di energia e conseguentemente poco radicati alla terra.

Merito di Alexander Lowen è l'aver apportato ai principi di analisi bioenergetica reichiana un'importante modifica, portando il paziente dalla posizione sdraiata a quella eretta, applicando un importante concetto noto come "grounding", che significa avere i piedi saldamente piantati sulla terra, in un contatto non meccanico, ma sentito nel reale scambio energetico tra piedi, terra e carica energetica nelle gambe e nei piedi.


Con questa aggiunta di esercizi, Lowen istituisce "l'analisi bioenergetica".
 Per Lowen le gambe hanno un ruolo essenziale nelle reazioni fisiologiche ed emotive dell'individuo, poiché lo mettono in maggior contatto con la realtà del terreno su cui vive, ossia la realtà sociale e personale.
Essere in "grounding" significa trovarsi in una posizione di adulto responsabile.
La posizione distesa è implicitamente una posizione più infantile.

Il repertorio di esercizi psicofisici, atti ad aiutare l'individuo nella sua liberazione dell'energia bloccata trasformandola in forza vitale e gioia di vivere, sono molteplici e possono essere usati anche al di fuori della seduta terapeutica.
Gli esercizi si concentrano sul movimento corporeo accompagnato dall'uso della voce e anche da esercizi per gli occhi.
Ristabilendo un buon contatto con la realtà ed i sentimenti, aumenta la sicurezza fisica ed emotiva. Gli esercizi psicofisici tendono a ristabilire la motilità e l'espressività naturale dell'organismo.
L'energia fluisce dall'alto per scaricarsi verso il basso, pertanto i pensieri e i sentimenti sono fluidi ed armonici.
Contrariamente, in un corpo contratto e pieno di blocchi anche i pensieri sono disarmonici, proprio perché l'energia, anzichè fluire dall'alto verso il basso, ritorna indietro a spirale in ogni segmento contratto.
In tal caso l'eros diviene perversione, l'amore sadismo, la gioia di vivere senso di colpa, ecc.
Il lavoro dell'analisi bioenergetica, sia individuale che di gruppo, offre le basi di una energetica sociale e di una analisi bio-socioenergetica.
L'analisi bioenergetica lavora in una totalità completa in cui c'è interazione tra corpo, mente e universo.
Con l'analisi bioenergetica si curano tutti i disturbi della sessualità, le depressioni, le nevrosi ansiose.

Conoscere l'energia dell'Uomo è conoscere l'Universo, conoscere l'energia del proprio corpo significa fare scelte spontaneamente utili, morali, sane e felici.
La sfiducia di sé come pure l'incapacità di perseguire i propri obiettivi trovano una loro soluzione creativa; la persona che fa bioenergetica si sente ben radicata nel proprio corpo sano e vibrante di vita.
 
 Molti pazienti non sono consapevoli del fatto che i loro problemi
si manifestano nel corpo fino al momento in cui ciò non viene loro indicato.
Una volta che si stabilisce questa comprensione, diventa possibile lavorare con il paziente in modo bioenergetico.
Ci sono 4 dimensioni nell’analisi bioenergetica:  
a) la comprensione della tensione muscolare e il lavoro con essa
b) l’analisi delle associazioni, del comportamento e del transfert
c) la comprensione delle dinamiche energetiche
d) il concentrarsi sul ruolo della sessualità
 Molti si concentrano fortemente sullo psicologico, con qualche attenzione al corpo dato che esso è la fonte dei sentimenti.
Altri sviluppano maggiormente il lavoro sul corpo. Mirato soprattutto all’espressione dei sentimenti.
Tutti gli analisti bioenergetici notano aree di contrazione e tensione, interpretano la contrazione, poi mobilizzano il corpo mediate il respiro e il movimento per rilasciare la contrazione.
Ogni contrazione blocca un flusso di eccitazione o verso l’alto nella testa e negli occhi o verso il basso nel bacino, nei genitali e nelle gambe.
In questo blocco è sempre coinvolto il dolore.
La contrazione diminuisce il dolore riducendo le sensazioni e rendendo la persona insensibile al dolore.
Si rende morta quell’area. Il rilassamento di questa tenuta viene quindi percepito dapprima doloroso.
L’onda di una forza energetica (il sangue) attraverso un’area compressa è doloroso. Ma, dopo che si è verificata, il rilassamento è vissuto come piacere.
Nessuno può conseguire un cambiamento caratterologico significativo senza vivere il dolore del cambiamento.
 Una volta stabilita la relazione tra lo psicologico e il fisico, il paziente sa che il suo corpo dovrà cambiare se la personalità deve cambiare in modo significativo.
Se i sentimenti sono tenuti all’interno da tensioni muscolari che tendono a comprimere il corpo e a chiuderne le uscite, queste tensioni dovranno essere ridotte per permettere l’espressione dei sentimenti.
In quasi tutti i casi, cambiamenti positivi, ma superficiali si verificano molto rapidamente con la terapia bioenergetica.
La mobilizzazione iniziale del proprio corpo mediante una respirazione più profonda e gli esercizi bioenergetici spesso evoca sentimenti a lungo soppressi.
Nel lavoro con il corpo, due principi sono fondamentali:
 1) qualsiasi limitazione della motilità è sia risultato sia causa di difficoltà emotive. Le limitazioni insorgono come risultato di conflitti infantili irrisolti, ma la persistenza della tensione crea difficoltà emotive nel momento presente le quali cozzano con le esigenze della realtà adulta.
 2) qualsiasi restrizione della respirazione naturale è sia risultato che causa di ansia. L’ansia nelle situazioni dell’infanzia disturba la respirazione naturale.
Se la situazione produttrice di ansia persiste e si prolunga, il disturbo della respirazione diventa strutturato nella tensione toracica e addominale.
 
L’unità e la coordinazione della risposte fisiche dipendono dall’integrazione dei movimenti respiratori con i movimenti aggressivi del corpo.
Nella misura in cui la respirazione e la motilità sono liberate dalle restrizioni delle tensioni croniche, il funzionamento fisiologico del paziente migliorerà.
C’è un miglioramento concomitante e corrispondente nella presa di contatto del paziente con la realtà a livello psichico e interpersonale.
 Attraverso movimenti e posizioni corporee speciali, i pazienti in terapia bioenergetica arrivano a un contatto più profondo con il loro corpo e a sentimenti migliori per esso. Iniziano a comprendere la relazione tra il loro attuale stato fisico e l’esperienza della prima infanzia e della fanciullezza che l’hanno creato.
I clienti imparano che la negazione del corpo è il rifiuto di un bisogno d’amore, questa negazione viene usata per evitare di essere feriti e delusi.
Essi imparano ad interpretare le rigidità come difese contro la collera sopraffattrice e ad avvertire che l'immobilità sorge da una paura di aggressione profondamente radicata.
 
Siccome il corpo è alla base di tutte le funzioni di realtà, ogni aumento del contatto di una persona con il corpo produrrà un miglioramento significativo dell’immagine del Sé (immagine corporea), delle relazioni interpersonali, del pensiero e dei sentimenti, insomma del gusto per la vita.  
La natura del trattenersi identifica il sentimento. In generale, il sentimento può essere riportato alla coscienza attivando il movimento espressivo.
Per esempio, una mandibola saldamente tenuta da muscoli tesi può inibire impulsi a mordere.
Facendo mordere un asciug
amano a una persona, si può attivare questi impulsi in modo tale che il desiderio soppresso di mordere diventa conscio.
Una gola stretta
mente contratta inibisce l’espressione del pianto o del grido, ma la persona può non essere conscia di questa inibizione finché non prova a piangere o gridare.
Le spalle rigide possono bloccare impulsi di colpire con forza per la collera.
Spesso, permettere alla persona di prendere a pugni qualche cosa evoca un sentimento di collera.
 
Ogni corpo ha un’espressione unica che rivela la personalità e il carattere dell’individuo.
Le parti hanno un senso nei termini dell’intero, ma l’intero non può essere determinato dalle parti.
Solo quando comprendiamo un soggetto in termini specifici e olistici afferiamo i suoi problemi.
Solo all’interno di questo quadro di riferimento il lavoro sulle parti o segmenti diventa pienamente produttivo.
  
SEDUTE E TERAPIA Negli anni sempre più numerosi sono divenute le applicazioni di questo metodo nel trattamento di quei disturbi in cui la percezione e la consapevolezza del corpo subisce una seria alterazione, come ad esempio: - Disturbi di origine psicosomatica;- Ipocondria;- Disturbi da Attacchi di Panico;- Fobie;- Disturbi dell'alimentazione (anoressia e bulimia);- Ossessioni e compulsioni;- Insonnia.
     
dott. Bruno Morganti
 
 
   
 
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